Coperture per tetti tradizionali

La coperture per tetti vanno scelte in base alle specifiche esigenze quali: resistenza agli agenti atmosferici, livello l’impermeabilità, l’isolamento termico, coerenza con lo stile architettonico del manufatto o del contesto urbanistico. Ecco alcuni materiali per le coperture di tetti, disponibili presso le sedi di Gruppo Plastica Vomano.

• Coppi. Rappresentano uno dei prodotti per la realizzazione di sistemi di copertura di un manufatto più utilizzato. Realizzati in argilla o cemento, hanno colorazioni naturali o antichizzate per meglio inserirsi nei centri storici. Robusti e durevoli, sono facili da installare e semplici da sostituire
• Tegole portoghesi. Si tratta di un’altra versione delle tegole, molto apprezzata anch’essa. La differenza con le canadesi è il materiale e la forma. Infatti in questo caso abbiamo una parte ondulata e una parte piana. In questo modo vengono facilitate le operazioni di incastro. Le tegole portoghesi sono disponibili in laterizio, cemento, addirittura vetro e acciaio. Ad ogni modo l’effetto estetico è elevato e molto particolare.
• Coperture in metallo o in lamiera aggraffata. Posso essere fatte con diverse tipologie di materiali: rame, alluminio, acciaio o zinco titanio. La copertura in metallo costituisce sicuramente una soluzione robusta, durevole, veloce da installare e molto piacevole in termini di design.
• Coperture in pietra naturale. Il materiale più utilizzato sono le scaglie di ardesia. Si tratta di un tipo di copertura che troviamo spesso impiagata nei tetti delle case edificate nelle zone collinari o di montagna in funzione della loro resistenza alla neve ed al vento.
• Scandole in legno. Le coperture in scandole sono realizzate con scaglie di legno ottenute da legni molto robusti che opportunamente fissate all’orditura secondaria evitano il passaggi dell’acqua e contribuiscono all’isolamento termico. Si tratta di un sistema di copertura visibile in manufatti di montagna.

Coperture per tetti realizzate con materiali di sintesi

• Tegole canadesi. In questo caso abbiamo un tetto non calpestabile, realizzato con la soluzioni più diffusa e apprezzata, ossia le tegole. Quelle canadesi sono molto richieste e si caratterizzano per una composizione multistrato dove il corpo centrale è molto solido e accoglie un secondo strato di bitume per rendere impermeabile l’elemento. Infine c’è della graniglia di ardesia, ottima per l’isolamento termico.
• Tegole in PVC. Queste tegole sono impermeabilizzanti al massimo e il materiale garantisce l’isolamento termico. Tuttavia, sono meno resistenti dei materiali visti finora.
• Copertura in guaina bituminosa liscia. La guaina bituminosa è un tipo di materiale per copertura che rende il tetto praticabile oltre a garantire l’impermeabilizzazione e l’uniformità della superficie. Può essere realizzata in Bitume elastomerico, bitume compound in APP o APAO.
• Copertura in guaina bituminosa ardesiata. Le guaine bituminose possono essere dotate di una finitura superficiale in ardesia o argento.
• Resine per tetti. Sempre su tetti calpestabili, garantiscono un elevato grado di isolamento termico, tuttavia l’impermeabilizzazione è di grado inferiore rispetto alle guaine bituminose. La resa estetica è decisamente migliore rispetto alla guaina bituminosa

La coperture per tetti, oltre a proteggere le strutture portanti sottostanti dagli agenti atmosferici contribuiscono all’isolamento termico dell’edificio. Di fatto un tetto realizzato con un sistema di copertura coibentato evita dispersioni di calore fra interno ed esterno rendendo più efficiente la struttura dal punto di vista energetico. Per garantire un buon isolamento termico è ampiamente diffuso l’utilizzo dei pannelli di lana di roccia o il polistirene espanso.

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